Verso la fine del secondo trimestre del 2023, abbiamo assistito ad un grande aumento dei fallimenti all’interno dell’Unione Europea, raggiungendo il livello più alto registrato dal 2015. Questo aumento costante è in atto già dal 2017, ma il Covid aveva frenato la tendenza anche grazie alle misure straordinarie di supporto alle imprese messe in atto dei governi.
Ora che le misure di supporto si sono esaurite, si sta verificando una nuova impennata dei fallimenti, con l’agenzia DBRS Morningstar che ha espresso preoccupazione riguardo alla possibile influenza di questo fenomeno sulle banche europee. Un incremento prolungato dei fallimenti, infatti, spesso porta a un peggioramento della qualità degli attivi bancari.
Ecco di cosa parleremo in questo articolo:
Perché le imprese stanno fallendo?
Ci sono diversi fattori che stanno contribuendo all’aumento dei fallimenti, ma qui mi limito a presentare quelli che a mio avviso sono i più importanti:
- l’aumento dei tassi di interesse (di cui ho parlato più approfonditamente in questo articolo, leggilo se ti va): il rialzo dei tassi di interesse sta rendendo più costoso per le imprese ottenere credito, il che può portare a difficoltà finanziarie.
- l’inflazione: la sempre più pressante inflazione sta erodendo i margini di profitto delle imprese, rendendole più vulnerabili ai fallimenti.
- la guerra in Ucraina: la guerra in Ucraina sta causando un aumento dei costi delle materie prime e dei trasporti, il che sta mettendo a dura prova tutte le imprese dell’indotto.
I rischi per le imprese e per l'economia
L’aumento dei fallimenti di imprese rappresenta un rischio significativo per le imprese e per l’economia. Secondo l’analisi di DBRS Morningstar, l’incremento dei fallimenti comporterà un degrado nella qualità degli asset bancari, anche se al momento la questione sembra essere ancora sotto controllo. Questo perché il sistema bancario presenta una limitata esposizione ai settori più fragili, quali il comparto dei trasporti, l’ospitalità e la ristorazione.
Ci sono però alcuni sistemi bancari nazionali che potrebbero subirne le conseguenze più intensamente, in quanto mostrano una maggiore esposizione verso settori in difficoltà. Queste nazioni sono quelle con una forte dipendenza dal turismo, come Grecia, Cipro, Croazia, Malta e Portogallo. L’Italia è “per fortuna” in linea con la media europea, che è dell’8,1% di imprese fallite rispetto al totale.
Le misure per contrastare il fenomeno
Esistono una serie di misure che possono essere adottate per mitigare il rischio di fallimenti di imprese, ma sarà compito specifico del governo proporle e promuoverle. Sto parlando di ulteriori misure di sostegno diretto alle imprese che sarebbe il caso di introdurre, così come una politica economica Italiana che preveda interventi per sostenere la crescita e l’occupazione, scongiurando il rischio di fallimento.
Conclusioni
L’aumento dei fallimenti delle imprese è un trend potenzialmente preoccupante che è importante tenere d’occhio (dal momento che le ripercussioni le avvertirebbero anche e soprattutto le famiglie italiane). Personalmente, continuerò a farlo e terrò aggiornata la mia community con questi articoli. Se ti va di continuare a seguire gli sviluppi, iscriviti alla newsletter direttamente dalla homepage di questo sito.
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Buona vita e a presto,
Nicola Compagnone.