Perché la Svezia torna al contante (e cosa dovremmo imparare tutti da questa scelta)

In un mondo che corre verso la digitalizzazione totale, fa notizia la raccomandazione ufficiale arrivata dalla Svezia, Paese leader nei pagamenti elettronici. Le autorità svedesi hanno infatti invitato i cittadini a conservare sempre un po’ di contante nel portafogli, per fronteggiare possibili emergenze legate a cyberattacchi o blackout digitali.

Questa indicazione, rilasciata dall’Agenzia svedese per la protezione civile (MSB), ha un peso importante: in Svezia, solo l’8% delle transazioni avviene in contanti. Eppure, proprio chi è più avanti di tutti nella trasformazione digitale lancia un campanello d’allarme: l’eccessiva dipendenza dalla moneta elettronica può diventare un rischio, soprattutto in scenari di instabilità tecnologica o geopolitica.

In pratica, se un attacco hacker dovesse bloccare i sistemi bancari o le infrastrutture elettriche, nessuno sarebbe in grado di fare acquisti, anche per beni primari. Da qui l’invito: tenete sempre qualche banconota a casa o nel portafoglio, come riserva.


Il mio punto di vista

La tecnologia è un’enorme opportunità, ma come ogni strumento potente, va usata con equilibrio. La moneta digitale è veloce, tracciabile, utile alla lotta all’evasione e comodissima per le imprese: snellisce i pagamenti, automatizza i processi e semplifica la gestione finanziaria.

Tuttavia, l’uomo non può permettersi di diventare totalmente dipendente dalla tecnologia, soprattutto in ambiti così sensibili come il denaro. La resilienza, anche economica, nasce dalla diversificazione e dalla capacità di adattamento. In questo senso, il contante resta un presidio di libertà, autonomia e sicurezza, soprattutto nelle situazioni di emergenza.

Per l’imprenditore, avere strumenti digitali è fondamentale per crescere, ma non bisogna mai perdere il controllo della situazione. Avere un piano B, anche fatto di carta moneta, significa essere lungimiranti e pronti a tutelare il proprio business in ogni condizione.


Conclusione:

La soluzione migliore non è scegliere tra contante o digitale, ma saper integrare entrambi con intelligenza, mettendo al centro l’uomo, la sua libertà economica e la sua capacità di creare e proteggere valore.