doValue continua a consolidare la sua posizione di leadership

Nel panorama finanziario italiano, doValue continua a consolidare la sua posizione di leadership nella gestione dei crediti deteriorati. Recentemente, attraverso la sua controllata Gardant, la società ha acquisito nuovi mandati di gestione per un valore complessivo di 1,5 miliardi di euro in Gross Book Value (GBV). Questi incarichi rafforzano ulteriormente la presenza di doValue nel mercato italiano e rappresentano un passo significativo verso il raggiungimento degli obiettivi prefissati per il 2025.

Dettagli dei Nuovi Mandati di Gestione

Tra i mandati di special servicing, Gardant ha ottenuto l’affidamento di nuove masse in gestione da Amco, ampliando così il portafoglio già gestito per quest’ultima. Il portafoglio acquisito è composto da crediti UTP (Unlikely To Pay) e NPL (Non-Performing Loans), prevalentemente di natura corporate, includendo sia posizioni secured che unsecured. Questa diversificazione permette a doValue di affrontare una gamma più ampia di situazioni creditizie, offrendo soluzioni su misura per ogni tipologia di credito.

Inoltre, Gardant ha assunto i ruoli di master servicer e special servicer in una cartolarizzazione multioriginator di NPL promossa da Luigi Luzzatti, una società consortile controllata da 19 banche popolari. In questa operazione, partecipano nove istituti finanziari, evidenziando la fiducia riposta nel gruppo doValue per la gestione di portafogli complessi e di rilevante entità.

Performance e Obiettivi di Crescita

Con l’acquisizione di questi nuovi mandati, il GBV derivante da nuovo business per doValue ha raggiunto 3,1 miliardi di euro nelle prime settimane del 2025. Questo risultato posiziona la società in maniera ottimale per il raggiungimento dell’obiettivo annuale di 8 miliardi di euro di GBV da nuovo business entro la fine dell’anno. Nel 2024, doValue ha già superato gli obiettivi prefissati, dimostrando una capacità costante di crescita e adattamento alle dinamiche del mercato.

Al 30 settembre 2024, il GBV totale gestito da doValue si attestava a 116,7 miliardi di euro, leggermente superiore rispetto al dato registrato al 31 dicembre 2023. Questo incremento riflette l’efficacia delle strategie adottate dalla società e la sua capacità di attrarre nuovi mandati di gestione.

Focus sulla Diversificazione del Portafoglio

Un aspetto chiave della strategia di doValue è la diversificazione del portafoglio gestito. La società ha posto un’enfasi particolare sull’acquisizione di mandati non-NPL, con circa il 35% del nuovo GBV (esclusi i flussi a termine) proveniente da prestiti non-NPL. Questo include nuovi crediti UTP e Stage 2 in Italia, oltre a mandati per la gestione di crediti granulari ed early arrears in Spagna. Questa diversificazione non solo amplia l’offerta di servizi di doValue, ma mitiga anche i rischi associati alla concentrazione su una singola tipologia di credito.

Implicazioni per i Debitori Esecutati

L’espansione e il consolidamento di doValue nel settore della gestione dei crediti deteriorati hanno implicazioni significative per i debitori esecutati. La crescente presenza di società specializzate nella gestione e nel recupero dei crediti può portare a un’intensificazione delle azioni esecutive nei confronti dei debitori inadempienti. Tuttavia, è fondamentale sottolineare che esistono strumenti legali e strategie che i debitori possono adottare per tutelarsi.

La Cessione del Credito e la Difesa del Debitore

Uno degli strumenti chiave in questo contesto è la cessione del credito. La cessione del credito è un’operazione attraverso la quale un creditore trasferisce a un terzo (cessionario) il diritto di credito vantato nei confronti di un debitore. Questa pratica è comune nel settore finanziario e può avere diverse implicazioni per il debitore esecutato.

Secondo l’articolo 1264 del Codice Civile italiano, la cessione del credito diventa efficace nei confronti del debitore ceduto solo quando quest’ultimo ne ha ricevuto notifica o l’ha accettata. Questo significa che, fino a quel momento, il debitore può legittimamente continuare a pagare il creditore originario, e tali pagamenti avranno effetto liberatorio. Pertanto, è essenziale che i debitori prestino attenzione alle comunicazioni ricevute riguardo alla cessione del loro credito, poiché una mancata notifica potrebbe influire sulla legittimità delle azioni esecutive intraprese dal nuovo cessionario.

Inoltre, la giurisprudenza ha stabilito che, in caso di cessione del credito, il cessionario assume la piena titolarità del diritto di credito nei confronti del debitore ceduto. Questo implica che il debitore può opporre al cessionario tutte le eccezioni che avrebbe potuto opporre al cedente, incluse quelle relative alla validità del titolo costitutivo del credito. Di conseguenza, i debitori hanno la possibilità di contestare la legittimità della cessione e delle eventuali azioni esecutive basate su di essa, qualora vi siano motivi fondati.

Importanza della Verifica della Legittimazione Attiva

Un aspetto cruciale nella difesa del debitore esecutato riguarda la legittimazione attiva del soggetto che promuove l’azione esecutiva. È fondamentale che il creditore procedente dimostri di essere il legittimo titolare del credito azionato. In mancanza di prove sufficienti, il debitore può contestare la legittimità

del pignoramento o dell’azione esecutiva. Spesso, nei casi di cessione del credito, la documentazione che prova la titolarità effettiva del credito non è completa o presenta delle incongruenze. Questo può rappresentare un’opportunità per il debitore esecutato di contestare la legittimità dell’azione esecutiva.

Strategie per la Difesa del Debitore Esecutato

Per i debitori coinvolti in procedure esecutive, esistono diverse strategie di difesa che possono essere adottate per tutelare i propri diritti. Ecco alcuni aspetti chiave:

1. Contestazione della Legittimità della Cessione del Credito

Uno dei primi passi è verificare se la cessione del credito sia stata effettuata correttamente e se il nuovo cessionario abbia tutti i requisiti per agire in giudizio. Se la documentazione relativa alla cessione è incompleta o errata, è possibile contestare la validità dell’azione esecutiva.

2. Saldo e Stralcio come Soluzione Alternativa

Il saldo e stralcio è un’operazione attraverso la quale il debitore negozia con il creditore una riduzione dell’importo dovuto, saldando il debito a condizioni più favorevoli. Questo può essere un’opzione interessante quando il debito è stato ceduto a un fondo o a una società di recupero crediti, che spesso sono disposte a chiudere la posizione a un valore inferiore rispetto al debito nominale.

3. Opposizione all’Esecuzione e Verifica del Credito

Un’altra strategia utile è presentare opposizione all’esecuzione, sollevando eventuali vizi di forma o contestando l’importo richiesto. In alcuni casi, l’analisi approfondita del credito può rivelare irregolarità che rendono inefficace l’azione esecutiva.

4. Ricorso alla Rinegoziazione del Debito

Alcune banche e servicer sono disponibili a rinegoziare i debiti, soprattutto quando esistono possibilità di recupero parziale senza ricorrere a un’azione giudiziaria. La rinegoziazione può comportare l’allungamento dei tempi di pagamento o la modifica delle condizioni economiche del credito.

5. Verifica della Prescrizione del Credito

In alcuni casi, il credito potrebbe essere prescritto, ovvero il termine per la sua riscossione potrebbe essere scaduto. È essenziale verificare la decorrenza dei termini di prescrizione, poiché ciò potrebbe rappresentare un motivo valido per contestare l’azione esecutiva.

Conclusioni: La Difesa del Debitore Esecutato è Possibile

L’espansione di doValue e delle società di servicing nel mercato dei crediti deteriorati rappresenta una sfida crescente per i debitori esecutati, che si trovano spesso a fronteggiare procedure esecutive aggressive. Tuttavia, come abbiamo visto, esistono diversi strumenti legali e strategie che possono essere utilizzati per contrastare le azioni esecutive, proteggendo il patrimonio e il diritto alla casa.

La cessione del credito, se ben compresa, può diventare un’opportunità per i debitori, consentendo loro di negoziare condizioni più favorevoli o di contestare eventuali irregolarità. Il nostro obiettivo è quello di aiutare i debitori esecutati a difendersi, fornendo loro le informazioni e gli strumenti necessari per far valere i propri diritti.